Razionale: Quando l’esperienza personale l’ha portata a realizzare che la gran parte dei limiti (auto)imposti nel corso della propria vita altro non erano se non il prodotto di un sistema educativo e relazionale che privilegia la definizione di ruoli di genere e la diffusione di stereotipi, Marie Madeleine Gianni ha fondato Bet She Can per tentare di eliminare il problema alla radice aiutando le ragazze preadolescenti ad acquisire consapevolezza di sé e fiducia nel proprio potenziale, che è illimitato.a sfida richiede un approccio che metta al centro il benessere dei bambini, consentendo loro di crescere in ambienti che favoriscano la salute fisica e mentale.
Implementazione: La strategia di innovazione si basa sulla costruzione di alleanze tra ragazze preadolescenti e adolescenti maschi iscritti ad istituti professionali affinché questi ultimi ricoprano i ruoli di mentori e fungano da modelli comportamentali nei confronti delle prime. Ciò avviene attraverso la proposta di due programmi principali: all’interno dell’ecosistema scolastico, il primo incoraggia questi giovani a collaborare nella realizzazione di progetti incentrati su materie STEM, con l’obiettivo di ampliare gli orizzonti educativi e professionali delle bambine ed al contempo sviluppare l’empatia ed il senso di responsabilità nei ragazzi; il secondo, promuovendo la collaborazione con gli attori delle comunità locali, propone la realizzazione di attività e laboratori extracurricolari rivolti a ragazze preadolescenti. Inoltre, Marie Madeleine Gianni collabora con le istituzioni nazionali e con alcuni canali d’informazione per realizzare campagne informative sulla parità di genere ed infine abbattere gli stereotipi di genere.
Documentazione: Il progetto ha già stimolato la realizzazione di repliche indipendenti da parte di scuole ed istituti professionali in Italia. Dal 2014, il progetto ha coinvolto quasi 6000 persone tra studenti ed insegnanti, che, sommati ai numeri delle famiglie dei ragazzi coinvolti, raggiungono le 12000 unità. Attraverso la somministrazione di questionari ai beneficiari diretti del progetto, prima e dopo l’inizio dei suoi programmi, Marie ha rilevato un aumentato interesse dimostrato dalle ragazze verso le materie STEM, nonché un incremento della consapevolezza da parte dei ragazzi sulle questioni relative al genere. Inoltre, i ragazzi che hanno partecipato ai programmi hanno migliorato le proprie prestazioni scolastiche.