Razionale: Il progetto nasce al fine di facilitare la transizione al mondo del lavoro, intraprendendo azioni d’innovazione sociale ed attivando esperienze educative basate sull’ utilizzo delle nuove tecnologie. Fabschool risponde a una serie di bisogni concreti per i giovani del domani: sviluppare competenze in ambito STEM; favorire il passaggio da una didattica trasmissiva a una didattica per competenze, con attenzione particolare a problem solving, pensiero critico e creatività, aumentare la connessione tra scuola e lavoro, conferire nuova centralità al ruolo del docente come facilitatore e adulto di riferimento, creare un sistema di diffusione delle buone pratiche.
Implementazione: La strategia d’innovazione adottata da Fabschool si basa sull’adozione di un modello di apprendimento non formale/informale all’interno dell’ambiente scolastico. Il Fabschool è concepito come un “lavoratorio”, spazio fisico all’interno di realtà di formazione diverse per ordine e grado, che adotta il modello Fablab: ospita docenti e studenti che al suo interno sperimentano nuove tecnologie (coding, stampa 3d, virtual reality, etc.) e accrescono competenze digitali in dinamiche di sperimentazione, prototipazione e peer education. All’interno di ogni Fabschool vengono erogate attività di formazione laboratoriale rivolte a studenti e insegnanti, con l’obiettivo di costruire e testare nuovi strumenti di didattica orientativa e nuovi modi di tessere relazioni con il mondo del lavoro.
Documentazione: Attualmente attivo in cinque diverse province (Verona, Vicenza, Mantova, Belluno, Ancona), il progetto coltiva il processo di Ricerca/Azione, raccontando ciò che osserva quotidianamente e diffondendo storie e dati di ciò che funziona e genera cambiamento. A tal proposito vengono diffuse periodicamente le esperienze significative vissute nei Fabschool attraverso anche i canali social e sono state realizzati articoli e ricerche scientifiche, in parte, in fase di pubblicazione.